E’ dedicata a Margherita Hack la scultura inaugurata a Milano per il centenario dalla nascita della scienziata di fama internazionale. L’iniziativa è sostenuta da Fondazione Deloitte per promuovere le materie STEM tra i giovani.
La scienza, i diritti, l’italiano
Per la prima volta in Italia una statua su suolo pubblico è intitolata a una scienziata. Il personaggio è Margherita Hack e la città è Milano. L’opera è stata collocata vicino all’università Statale, nei giardini in largo Richini, in occasione dei cento anni dalla nascita dell’astrofisica, il 12 giugno 1922, che è scomparsa ormai nove anni fa. Una vita per la scienza, ma anche un percorso appassionato come attivista per i diritti civili, per i diritti degli animali e come sostenitrice dell’importanza di usare la lingua italiana nelle università del nostro paese, in contrasto con i sostenitori dell’utilizzo esclusivo e obbligatorio della lingua inglese, perché “Secondo me non bisogna abbandonare la propria lingua, certi concetti si possono esprimere solo quando una lingua si conosce molto bene come la propria” (fonte Wikipedia).
La scultura di Sissi, vincitrice di un concorso
Il progetto è stato promosso da Fondazione Deloitte, in collaborazione con Casa degli Artisti e il supporto del Comune di Milano. La scultura ‘Sguardo fisico’, in bronzo, è alta 270 centimetri. L’autrice è l’artista bolognese Sissi, vincitrice del concorso di idee lanciato a luglio dello scorso anno a cui hanno aderito in tutto otto artiste italiane e internazionali. L’opera rappresenta Margherita Hack come una metamorfosi: una persona nata dagli elementi di una galassia e impegnata a studiare le stelle che la formano. Il corpo è di colore grigio intenso: emerge dal magma della vita che pulsa dentro la crosta terrestre. Le mani di colore oro, come gli astri incastonati nella galassia sono alzate verso il cielo per guardarvi attraverso, senza l’ausilio di strumenti.
L’impegno di Fondazione Deloitte per le materie STEM
L’iniziativa nasce dall’impegno di Fondazione Deloitte per promuovere le materie STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) soprattutto tra le nuove generazioni e dalla volontà di tutte le parti coinvolte di ampliare il patrimonio artistico nazionale e urbano dando visibilità e riconoscimento alle donne che hanno contribuito alla storia e alla cultura della nostra società. La scelta di Largo Richini, davanti all’Università Statale di Milano, intende fare leva sulla forte valenza simbolica del luogo per gli studenti e le studentesse, che rappresentano i principali destinatari e destinatarie dell’opera.
Milano, un passo avanti per le quote rosa
È inoltre un passo avanti per Milano dove le donne nella toponomastica cittadina sono ancora poco rappresentate. L’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, ha commentato: “Lo scorso settembre una statua dedicata a Cristina Trivulzio di Belgioioso è stata inaugurata ma su suolo privato. Questa è la prima statua di una donna su suolo pubblico a Milano e la prima in Italia dedicata a una donna di scienza. Lasciamo oggi un segno indelebile della volontà di girare pagina su questo tema”.
di Valentina Colombo