Il parlamento dello Zimbabwe ha iniziato a dibattere una legge che permetta alle autorità monitorare i telefoni, le e-mail e internet per proteggere la sicurezza nazionale. Il paese è diviso fra le critiche al governo di Robert Mugabe che utilizzerebbe questi mezzi per controllare la privacy e le fonti ufficiali che motivano la decisione attraverso la lotta al crimine. “Questa legge mina i diritti fondamentali dei nostri cittadini e il parlamento dovrebbe catalogarla fra le leggi frivole e antidemocratiche”, ha commentato Nelson Chamisa, uno dei pochi legislatori che ha partecipato al dibattito.
Lo Zimbabwe mina la privacy

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