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23 Settembre 2013 | Innovazione

L’ombra del cybercrimine sul mobile

Sms, documenti, foto condivise sui social network, chat via Whatsapp, chiamate e contatti: tutto è a rischio su smartphone e tablet, nuova frontiera degli attacchi hacker, sempre più attenti al mondo mobile. I dispositivi adeguatamente protetti sono pochi, mentre gli altri sono esposti a rischi crescenti. Nessuno smartphone monta di default un anti-virus , pochi utenti prestano attenzione a cookies e altri programmi che impediscono di tracciare le loro attività online o l’installazione anche involontaria di software nocivi. A lanciare l’allarme è il rapporto di Apwg (Anti-phishing working group) , associazione che vede l’industria informatica, le forze dell’ordine e gli enti governativi impegnati nella lotta contro gli attacchi di massa dei pirati informatici. Il crimine digitale sta spostando la sua attenzione sulle piattaforme e i dispositivi mobili , più deboli dei normali computer e sempre più appetibili: cellulari e tablet sono un ricettacolo di informazioni, dati e contenuti sensibili, che vanno dai codici bancari agli account di posta elettronica. Entro il 2015, gli smartphone nel mondo saranno oltre 2 miliardi, mentre i pagamenti mobili supereranno il monte degli 1,3 triliardi di dollari. Numeri che fanno gola ai pirati informatici.

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