La tv di stato britannica è pronta a lanciare il suo iPlayer per guardare contenuti video almeno fino a 30 giorni dopo la messa in onda sul proprio computer. Ma forzerebbe la gente a usare il sistema operativo Microsoft, l’unico che supporta il nuovo player multimediale della Bbc. I vertici della tv fanno subito retromarcia e annunciano che intendono aprire la nuova piattaforma per i video sul computer a tutti gli utenti informatici, anche a quelli Mac e Linux. Ma il trust della Bbc ha approvato iPlayer lo scorso aprile ben sapendo che la scelta cadeva sul sistema operativo più diffuso e che avrebbe creato meno problemi nello sviluppo del software. Tanto che chi non vuole usare iPlayer della Bbc può utilizzare il Windows Media Player 10 o 11. L’accusa è stata fatta dall’Open Source Consortium (OSC) e subito portata all’attenzione degli organi comunitari. “Non troviamo giusto chiudere gli utenti in una particolare tecnologia” fanno sapere quelli del consorzio. Quelli della Ue si faranno sentire solo se considerano la mosa della Bbc come lesiva della concorrenza. L’Ofcom britannico, l’ente regolatore delle telecomunicazioni, aveva già fatto sapere la sua: “Avere sul computer iPlayer della Bbc è solamente uno dei fattori che possono influenzare un cliente nella scelta del sistema operativo Windows”.
L’Ue bacchetta la Bbc

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