Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

24 Giugno 2014 | Attualità

L’Ue si accapiglia su Almunia e Google

Il rapporto di reciproco scambio e continuo confronto tra Joaquin Almunia , attuale presidente della Commissione europea, e Google , uno dei principali obiettivi di controllo dell’antitrust continentale, è causa di malumori in Europa . Gli editori del Vecchio Continente, in particolari quelli tedeschi, hanno accusato Almunia di favorire il motore di ricerca e le sue politiche, a discapito della concorrenza e dell’equa retribuzione di chi produce i contenuti che finiscono online alimentando il sistema di guadagno di Google. Il commissario è il bersaglio degli strali dei media teutonici per il lungo negoziato con l’azienda, dai più vista come fautrice di una politica autoritaria che costringe i giornali ad accettare le poco remunerative condizioni di Google News, aggregatore che invece accorpando le notizie delle diverse testate (nazionali e internaizonali) genera una fortuna in investimenti pubblicitari. Le trattative tra Unione europea e colosso del web sinora non hanno fruttato molto : in Francia, gli editori hanno strappato l’impegno da parte di BigG a finanziare con 60 milioni di euro annui i giornali d’Oltralpe, per aiutarli nello sviluppo di adeguate strategie digitali. Un compromesso che lascia sostanzialmente immutati i rapporti tra chi produce notizie e l’aggregatore. In Germania è scontro frontale, con l’industria che chiede una percentuale dei proventi pubblicitari, anche perché Google News cita estratti troppo lunghi dei pezzi che indicizza (5/6 righe), non invogliando gli utenti a cliccare sul link che rimanda al giornale. Google ribadisce che chiunque non è d’accordo con le sue politiche può chiedere la rimozione dei propri contenuti dal suo sistema di aggregazione e ricerca, eludendo però il problema dei rapporti di forza tra le parti: nessun editore può a oggi permettersi di fare a meno di Gnews e del motore di Mountain View, che porta enorme visdibilità potenziale ed è sostanzialmente la più importante autostrada d’accesso alle notzie per due terzi degli internauti mondiali.  Ci sarebbe dunque un abuso di posizione dominante, rilevato anche dalla Commissione europea , che però non ha mai messo alle corde la compagnia americana. Almunia ha sempre prefertio la mediazione, attirandosi per questo le ire degli editori tedeschi e vedendosi appioppata la nome di vassallo di Eric Schmidt & Co. L’ultima proposta dell’Unione a Google prevede che i suoi rivali (editori che agiscono anche nella net economy con altri servizi, ma anche società altre) possano acquistare spazi pubblicitari in testa ai risultati di ricerca, ma secondo i critici questa soluzione non scalfirà il dominio della compagnia Usa.  Qualcuno invoca una ristrutturazione totale e continentale del mercato online, qualcun altro chiede multe e sanzioni per Google, mentre la Commissione vuole l’approvazione del concordato per poter aprire inchieste su altri fornti, con BigG sempre protagonista. A guidare questi approfondimenti (su Android e YouTube, ad esempio) non sarà Almunia, che verrà sostituito nei prossimi mesi come prevede il regolamento. Le derive monopolistiche e gli strabordanti guadagni di Mountain View in Europa metteranno in difficoltà qualcun altro. Le polemiche non cesseranno, c’è da scommetterci.

Guarda anche:

Fondazione Italia Patria della Bellezza premia le realtà culturali italiane importanti ma poco note

Sono 22 le realtà culturali vincitrici del "Premio 2024 della Fondazione Italia Patria della Bellezza" giunto alla sua quarta edizione, di cui 3 premiate con un contributo complessivo di 60.000 euro...
Uomo nel grano - ph Pexels

Cibo Made in Italy non ci sarebbe senza il lavoro degli immigrati

Secondo nove casi studio sono centinaia di migliaia le persone giunte in Italia dall'estero che lavorano per i prodotti tipici italiani Fino al 50% di manodopera straniera dietro alle filiere....

L’Italia è leader mondiale della pasta

La produzione nel mondo sfiora i 17 milioni di tonnellate e gli italiani detengono il record di produttori ma anche di consumatori. Un mercato destinato a crescere a livello mondiale ma che registra...