Oggi L`Unità non è in edicola perché i lavoratori hanno proclamato una giornata di sciopero. Il Cdr e la Rsu della testata denunciando la mancanza di trasparenza da parte dell’editore e si dicono preoccupati per il futuro del quotidiano e della redazione. “Qualcuno – si legge in una nota – sta giocando a dadi con il nostro futuro. Dopo mesi di inutili parole per un piano industriale che nei fatti non abbiamo mai visto, per un piano editoriale, che stava per vedere la luce in questi giorni, scopriamo come un fulmine a ciel sereno inattesi e maldestri progetti di cambio di direzione dell`Unità. Così maldestri da essere già naufragati”. Questo “accresce la nostra preoccupazione. Questa testata merita rispetto; la direzione, a cui esprimiamo la nostra più totale solidarietà, merita rispetto; questa redazione merita rispetto. E invece il quadro è solo a tinte fosche, senza alcuna credibile direzione di marcia. Vogliamo chiarezza, la esigiamo”. La nota spiega che “in questi anni la redazione ha mostrato un senso di responsabilità oltre ogni comprensibile misura. Ha contribuito ai successi dell`Unità dal momento del suo ritorno in edicola, ha visto però come gli stessi sono stati annichiliti. Abbiamo chiesto, e non solo quest`anno, strategie, piani chiarezza politica. Abbiamo ricevuto risposte via via sempre più evasive”. Secondo la redazione è chiaro, “e non da oggi, è che l`attuale proprietà vuole procedere a un pesante taglio di costi, con le pesanti ricadute occupazionali e in termini di salario per questa redazione. Un ridimensionamento progressivo senza alcuna trasparanza. Non lo possiamo accettare, non lo vogliamo accettare. Il quadro oggi è preoccupante. Nessuno si può permettere di prendere in ostaggio il nostro futuro come posta di una partita finanziario-editoriale che, apparentemente, nulla ha a che vedere con i destini dell`Unità. Un balletto pericoloso di cui non vogliamo essere vittime”. I lavoratori del quotidiano chiedono “trasparenza e certezze – conclude la nota -. Da mesi siamo circondati da voci su futuri assetti societari, cambi al vertice. E nei mesi che passano si capisce solo che c`è la resistenza di alcuni e la diffidenza di altri. A perdere per il momento è l`Unità, la testata, i suoi redattori. Il futuro, dell`una e di noi altri. Adesso, basta. Noi non vogliamo assistere più a questa danza macabra. La redazione è in stato di agitazione e in assemblea permanente. Il Cdr si riserva di valutare le risposte dell`azienda e di utilizzare i tre giorni di sciopero che ancora ha a disposizione”.
L’Unità in sciopero

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