Il ministro di Grazia e Giustizia Clemente Mastella al centro del dibattito politico dopo il suo abbandono, ieri sera, durante la puntata del talk show politico Anno Zero su Raidue. Dal Parlamento si alzano le voci in difesa del Guardasigilli e si accusa di faziosità il conduttore della trasmissione Michele Santoro, non nuovo a episodi del genere. Di seguito le reazioni: “Il Ministro Mastella è stato vittima ieri di un autentico agguato mediatico e per questo merita solidarietà. Sono certo di interpretare un sentimento molto diffuso tra i commissari della Vigilanza Rai quando auspico che nel corso dell’audizione del Presidente Petruccioli e del Direttore generale Cappon, fissata per mercoledì prossimo, la Commissione faccia sentire netta e chiara la propria voce in difesa non solo del pluralismo quanto del diritto stesso a partecipare nelle trasmissioni di Santoro in posizione di parità e di effettivo contraddittorio. Finora questo diritto non è stato garantito agli esponenti di aree e culture politiche non riconducibili a quelle gradite al faziosissimo conduttore di Anno zero”. ( Mario Landolfi , Presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla Rai) “È tornato Santoro e il ruolo di vittima sacrificale stavolta è toccato al ministro Mastella, il quale solo contro tutti, è stato sottoposto a un attacco volgare e arrogante in una trasmissione del servizio pubblico, per di più in fascia protetta, dedicata ai Dico, ai gay e all’anti-clericalismo. Un bel autogol per chi, come Santoro, si professa campione del pluralismo. Al ministro Mastella esprimiamo la nostra completa solidarietà e gli suggeriamo di riflettere seriamente sul modus operandi di certi suoi alleati”. ( Guido Corsetto , deputato di Forza Italia) “A Mastella è stata tesa una trappola da un conduttore e da una platea scandalosamente di parte. Sulla Rai simili episodi, purtroppo, non sono isolati. Al leader dell’Udeur deve andare la solidarietà di tutti i moderati che si oppongono all’informazione faziosa della sinistra”. ( Maurizio Lupi , parlamentare di Forza Italia) “Più che una trasmissione quella di ieri sera ha avuto l’andamento di un processo per direttissima contro chiunque avesse qualcosa da obiettare alla ideologia del gay pride. Mastella ha fatto bene lasciare l’improvvisato tribunale prima che si passasse al plotone d’esecuzione. A lui va la nostra solidarietà. Alla Rai avanziamo la richiesta di dedicare maggiore attenzione ai contenuti delle trasmissioni piuttosto che alle lunghe e inconcludenti contese sulle nomine”. ( Enzo Carra , parlamentare della Margherita) “Gravissima la decisione di trasmettere quelle immagini così esplicite, tratte dal gaypride: una palese violazione delle norme più elementari sulle fasce protette, per la quale i vertici Rai e l’Authority per le comunicazioni devono intervenire con fermezza nei confronti di Santoro. L’aggressione a tavolino nei confronti Mastella ieri sera ad Anno zero è stata degna di un regime bolscevico, più che di un sistema televisivo democratico. Al ministro va tutta la mia solidarietà”. ( Luca Volontà , capogruppo Udc alla Camera) “E’ l’imbarbarimento dell’informazione militante. E’ stata una vera e propria aggressione politica, nei confronti del senatore Giulio Andreotti e del Ministro Clemente Mastella, quella di ieri sera, nel corso della trasmissione condotta dal ex parlamentare europeo dei DS, Michele Santoro. Un’aggressione premeditata, ragionata, organizzata nei confronti del senatore Andreotti senza il suo contraddittorio e nei confronti del Ministro Mastella con un parterre tutto schierato su posizioni avverse alle sue. E’ la solita storia, questa sinistra usa tutto e tutti finchè sono loro utili. Solidarietà ad Andreotti e al Ministro Mastella, rei solo di aver espresso delle opinioni liberamente. Chiederò l’intervento urgente della Commissione di Vigilanza Rai”. ( Mario Baccini , vicepresidente del Senato) “Quel che è insopportabile non è l’arroganza della politica, ma il comportamento demagogico e semplicemente vergognoso di un giornalista, di nome Michele Santoro, che ritiene di poter usare il servizio pubblico della Rai a suo piacimento, in deroga ad ogni forma di rispetto delle opinioni, da lui, fin troppo palesemente, non gradite. Ed è quello che si è verificato ieri sera nella trasmissione ‘Anno Zero’, nei confronti del Ministro della Giustizia, Clemente Mastella. E’ davvero incomprensibile e inaccettabile costatare che l’ex parlamentare europeo abbia ripreso ad utilizzare la platea della Rai, non per mettere a confronto con serietà le diverse sensibilità, ma per sostenere aprioristicamente i propri convincimenti personali, in termini fortemente impudenti e provocatori. Se ha ancora un minimo di dignità, il conduttore di Anno Zero sappia trarne le dovute conseguenze. Credo che, a questo punto, una riflessione attenta vada fatta in sede di commissione di vigilanza Rai, attraverso un confronto con i vertici dell’azienda. Anche il caso di ieri è un sintomo incontrovertibile del malessere di una Rai, che, ormai, ha assoluta e inderogabile necessità di cambiare tutti i propri vertici”. ( Antonio Satta , segretario della Commissione di vigilanza Rai e vicesegretario dell’Udeur) “Esprimo la mia solidarietà al Ministro Mastella e al Presidente Andreotti per l’incivile aggressione subita nel corso della trasmissione Anno Zero di Santoro. La critica politica è lecita quando rispetta le regole della correttezza e della civiltà. Ieri sera Santoro ha superato questi confini: il servizio pubblico non è una riserva di caccia per ex parlamentari in cerca della perduta notorietà che dopo aver preso ieri in giro gli elettori, oggi si prendono gioco dei telespettatori offendendo coloro che non condividono le loro idee. Anno Zero, invece di essere un settimanale di approfondimento giornalistico, e’ diventato un tribunale del popolo presieduto da un ex parlamentare europeo”. ( Antonio Tajani , vicepresidente del Partito Popolare Europeo) “A differenza di Mastella, difendo i Dico, frutto di una mediazione saggia ed equilibrata. Una soluzione temperata il cui iter parlamentare si prospetta comunque difficile. Di sicuro concorrono ad affossarli quanti, anzichè informare e aiutare a ragionarne pacatamente, esasperano i toni di una disputa ideologica decisamente sproporzionata all’oggetto. Tra costoro si segnala Santoro, con il suo programma di ieri, che sembrava confezionato allo scopo di sabotare i ‘dico’, di eccitare i suoi oppositori, di non fare informazione ma di dare immagini-shock e di sollevare polemiche, con il suggello del suo qualunquistico sermone. Se Santoro non ci fosse, la destra più oscurantista dovrebbe inventarselo come il suo più sicuro alleato”. (Franco Monaco, parlamentare dell’Ulivo) “Più pluralismo e meno faziosità: solo così il servizio pubblico televisivo potrà trovare maggiore condivisione e un equilibrio più democratico, che per ora non c’è”. ( Rodolfo De Laurentiis , segretario della Commissione di Vigilanza Rai) “Grave deve essere il degrado del servizio pubblico se un ministro della Repubblica è costretto ad abbandonare un programma per impraticabilità del campo, come successo ieri sera al ministro Mastella ad Anno Zero di Santoro. Non se ne può più, lo diciamo noi, dell’arroganza dello strapagato ex onorevole Santoro, che continua ad usare la tv pubblica per le sue personali crociate. E si arrabbia non solo perchè lo share non lo premia, ma anche contro chi non la pensa come lui La Rai è stata lasciata in balia di bande faziose anche per colpa della Cdl che, come ha dimostrato il voto di ieri in Cda, ne impedisce il governo, ma anche per colpe della maggioranza dell’Unione, che non si assume la responsabilità di guida del servizio pubblico”. ( Mauro Fabris , capogruppo dell’Udeur alla Camera). ALTRE REAZIONI della giornata
Mastella vs Santoro: la politica italiana dice la sua

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