L’editore paneuropeo Mecom ha deciso di introdurre l’accesso a pagamento per dieci dei suoi quotidiani presenti su internet. Il paywall consentirà alla compagnia di monetizzare il traffico online sui siti delle testate e fa parte di un più ampio piano ant-crisi. L’intenzione dell’editore, presente in Scandinavia, Polonia e Olanda , è quella di ridurre i costi di gestione di 70 milioni di euro, grazie soprattutto alla dismissione di una sessantina di titoli. Alcuni giornali verranno chiusi, altri venduti. I piani aziendali prevedono inoltre un incremento del 10% dei profitti entro la fine del 2014, motivo per cui si è deciso di introdurre il paywall (tramite app) già dal mese di marzo.
Mecom affronta la crisi a suon di paywall

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