Mediaset chiuderà il 2012 con un bilancio in passivo, il primo nella storia dell’azienda. La compagnia di Cologno monzese si prepara al funesto evento paventando progetti di ristrutturazione e ammettendo che le difficoltà continueranno nel 2013. Il rosso dovrebbe essere di circa 45 milioni di euro e sarebbe dovuto in gran parte al calo degli investimenti pubblicitari: “In due anni il mercato pubblicitario italiano è passato da 9 a 7 miliardi di euro”, ha detto il vice-presidente Pier Silvio Berlusconi, cercando di spiegare il momento difficile. E gli scenari per l’anno in corso non sono buoni: “Prevediamo che la raccolta pubblicitaria italiana mostrerà una flessione del 19% nel quarto trimestre del 2012 e ci aspettiamo un trend simile anche nella prima parte del 2013” , dicono gli analisti di Mediobanca, prospettando altri mesi difficili per le tv lombarde. Mediaset, per affrontare quella che ormai è una crisi vera e propria, ha predisposto tagli alle spese : “In tre anni costerà 450 milioni di euro in meno all’anno rispetto al 2011. Abbiamo agito su tutto: strutture, costo dei diritti, dei programmi, degli studi e delle star” , ha confermato Berlusconi junior, che dovrà sbrogliare anche il nodo di Premium, che fatica a conquistare utenti ed è lontano dalla soglia degli utili. Il servizio a pagamento potrebbe essere ceduto per rimpolpare le casse del gruppo che, nel frattempo si prepara a una primavera torrida.
Mediaset attende il primo rosso della sua storia

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