Preoccupanti risultati trimestrali per Mediaset. La compagnia televisiva di Cologno Monzese soffre soprattutto la contrazione del mercato italiano, nonostante resti leader negli ascolti per le fasce d’utenza più appetibili (quelle tra i 15 e i 64 anni). Tra gennaio e marzo, le tre reti private hanno registrato un utile netto di 1,5 milioni di euro, in calo del 97% rispetto ai 51,4 milioni dell’inverno 2011. La raccolta pubblicitaria, insomma, non basta più : a patire la crisi è il core business della società, che ha ridotto le produzioni e ora ha un valore borsistico che supera di poco il miliardo di euro (escludendo le partecipazioni in Mediaset Espana e in Ei Towers). Mediaset soffre proprio in Italia, dove presto dovrà affrontare anche la problematica asta per le frequenze. Il punto di ripartenza potrebbero essere i servizi di pay tv , con l’incremento del consumo da parte della clientela consolidata: “La nostra strategia per l’anno in corso punta su meno clienti con un Arpu (ricavi medi per unità) maggiore” , ha detto Marco Giordani, Cfo Mediaset, che ha sottolineato come le difficoltà economiche globali influiscano in maniera forte sui numeri del Biscione. Le preoccupazioni di azionisti e analisti, però, non si leniscono con rassicurazioni di circostanza.
Mediaset perde quota nonostante gli ascolti

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