Il comitato di redazione del Tg5 ha espresso “la propria convinta solidarietà ad Enrico Mentana” . Il senatore Riccardo Villari ha annunciato che si farà “ promotore di un appello pubblico perché il servizio pubblico non si lasci sfuggire l’occasione di ‘rubare’ Enrico Mentana a Mediaset ”. Dai manager di Sky Italia arrivano dichiarazioni d’amore e la proposta di entrare nella squadra di Sky Tg24. Mediaset da parte sua non ha battuto ciglio, ha accettato le dimissioni presentate da Mentana e ha sospeso ” fino a nuova comunicazione ” il programma Matrix. E gli interrogativi di chi assiste alla vicenda si moltiplicano. Da una parte chi , Mentana compreso, si chiede come sia possibile che Mediaset e vertici abbiamo partecipato più che volentieri al tam tam mediatico dei giorni scorsi per poi ignorare palesemente l’epilogo della vicenda . E ci perdoni Mauro Crippa se con il termine ‘ignorare’ dimentichiamo lo speciale andato in onda su Rete 4. Dall’altra chi è sempre stato conscio che la vicenda di Eluana Englaro sia stata strumentalizzata dalla politica e dai media e che, si Mentana, Mediaset in fondo è proprio una televisione commerciale . C’è poi chi, come il comitato di redazione del Tg5, coglie la palla al balzo per interrogarsi sulla correttezza della gestione dell’informazione da parte del Biscione e chiede un ” incontro ” ai vertici dell’azienda per chiarine il ruolo una volta per tutte, trovando il totale appoggio della Federazione Nazionale della Stampa che ha espresso il desiderio di ” discutere il ruolo di responsabilità che compete alla tv pubblica e privata” . C’è chi come Bruno Vespa sapeva già che sarebbe andato in onda con il suo speciale ma si è svegliato questa mattina dovendo fare i conti con uno share del 17.30% . C’è chi sa benissimo che lo share di Porta a Porta è stato condizionato dalla preferenza accordata da molti al Grande Fratello , che si è aggiudicato l’attenzione del 31.78% degli italiani che ieri sera erano davanti al piccolo schermo. C’è chi, come gli investitori pubblicitari, avrebbe scommesso che sarebbe andata così sulla curva dell’auditel e chi, come i responsabili del palinsesto Mediaset, non ha neanche messo in discussione la possibilità di far slittare una fra le puntate più attese del reality show di Canale 5. Già perchè ieri sera si decideva la sorte di Federica la pazza, quella del bicchiere , quella delle urla e delle crisi di pianto. Il suo ‘dramma’ è diventato nella classifica degli ascolti più importante di quello di Eluana Englaro. Ma è davvero così Se Enrico Mentana, che l’11 novembre 2004 ha lasciato la poltrona del Tg5 a Carlo Rossella per questioni poco legate all’etica giornalistica e ha accettato di condurre un programma in troppi casi più simile a un rotocalco che a un approfondimento, non avesse sollevato questo polverone, qualcuno si sarebbe aspettato un atteggiamento diverso da Canale 5? Se queste dimissioni lampo non avessero scosso l’ambiente, qualcuno si sarebbe sognato di paragonare le lacrime di Federica la pazza al dolore di Beppino Englaro? Interrogativi che lasciano il tempo che trovano perchè il carro ormai è partito . Ed è partito molto prima della morte di Eluana. Un carro su cui sono saliti politici, uomini di chiesa, conduttori televisivi e giornalisti e, visto la piega che il suo percorso sta prendendo, potrebbe andare da qualunque parte.
Mentana, Eluana e Federica

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