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23 Febbraio 2009 | Attualità

Mentana: Mediaset sempre più politica

In una lunga intervista rilasciata al periodico Pocket, Enrico Mentana non si affida alle metafore per dare la sua immagine di Mediaset, azienda dalla quale se n’è andato tra le polemiche solo due settimane fa. “ A Mediaset è scemato l’interesse per l’informazione giornalistica – dice l’ex direttore editoriale – si è puntato sulla ricerca di audience, sulla ricerca dell’incasso per l’incasso ”.  Secondo Mentana, la colpa è da attirbuire alla nuova classe dirigente delle tre reti, ma anche alla necessità da parte dell’azienda di mantenersi sempre più fedele alla linea politica dettata dal datore di lavoro, ora anche Presidente del Consiglio. “ L’equilibrio tra fascino commerciale e responsabilità di servizio pubblico è progressivamente venuto meno. Oggi si constata una sempre maggiore compenetrazione con le sorti di una parte politica del paese ” L’effetto più evidente di questo cambiamento, secondo Mentana, sarebbe il nuovo palinsesto di Canale 5 , rete ammiraglia Mediaset, in cui programmi di approfondimento giornalistico come Matrix e Terra sono stati relegati a fasce d’orario quasi impossibili, ben oltre la mezzanotte. “ Forse il mio errore – prosegue – è stato quello di restare convinto che Canale 5 fosse obbligato a informare ” In questo contesto, le polemiche legate alla mancata puntata di Matrix sulla morte di Eluana Englaro sono state l’epilogo di un rapporto ormai da tempo incrinato: “L’aria era quella da settimane. C’è un ridimensionamento progressivo funzionale a una catena editoriale, slegato a compiti di informazione ” ribadisce il giornalista. Resta da capire se il processo degenerativo sia recente, o se invece sia un cancro alimentato dall’annosa e irrisolta questione del conflitto di interessi. Lo stesso Mentana ammette che le ragioni del proprietario vengono tenute in conto dalla dirigenza, a maggior ragione dopo il ritorno al governo del centrodestra, aggiungendo un altro capitolo all’intricato (e biunivoco) rapporto tra tv e politica. La polemica si alza ulteriormente di tono quando l’ex conduttore di Matrix parla delle sue recenti dimissioni : “ Io ho presentato le mie dimissioni da direttore editoriale, Mediaset dice che mi sono licenziato. Ma non farò la fine della pecora davanti al lupo. Del lupo non ho paura ” Ora, nell’insolita posizione di disoccupato, nega di aver avuto contatti con Sky, e dice di non voler tornare in Rai, una struttura troppo rigida per il suo modo di lavorare. Non sembra però avere rimpianti particolari riguardo la sua lunga esperienza in Mediaset: “ Non sono uno che mangia nello stesso per 17 anni nello stesso ristorante e all’improvviso dice che la cucina era pessima. Ho vissuto 13 anni al Tg5 in perfetta libertà, anche quando Berlusconi è diventato politico ” dice. “Il rimpianto ci sarebbe stato se non avessi fatto nulla di fronte alla scelta di Mediaset ”

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