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7 Giugno 2010 | Attualità

Michele Santoro: Annozero o accordo

Mentre i palinsesti autunnali della Rai e le relative sentenze all’interno di essi contenute sono ancora chiusi nel cassetto del direttore generale Mauro Masi, Michele Santoro è tornato ad affrontare la questione del suo rapporto con la Tv di Stato. Il giornalista ha ribadito durante la conferenza stampa di fine stagione di essere disposto a rinnovare il suo impegno alla conduzione di Annozero a condizione che il presidente Paolo Garimberti si esponga in questa direzione. ” Ad aprile-maggio della prossima stagione sono disponibile a restituire la libertà all’editore. Non sono io che devo decidere, è l’azienda che deve decidere. Se il presidente Garimberti mi dice ‘rimani, fallo Annozero’ io resto e ad aprile-maggio del prossimo anno vediamo anche insieme quali sono i programmi più giusti da fare, gli restituisco la ‘libertà editoriale’ “. Altrimenti, ” se non ce la fate a reggere questo fatto, perché non ce la fate, è inutile che scaricate su di me la situazione. Dite che insieme abbiamo trovato un accordo, io lo firmo e me ne vado”. “L’unica scelta è tra Annozero o l’accordo , – ha ribadito – tertium non datur. Non starò due anni chiuso in una stanza ad aspettare”. In merito all’accordo, del quale erano stati rivelati i dettagli economici, Santoro ha aggiunto: “Come nasce questa ipotesi di accordo? Nasce dal fatto che nessuno ha subito quanto me violenze e mobbing” . Un anno, ha spiegato il conduttore, costellato di minacce, diffide, avvertimenti, che hanno reso il suo lavoro “difficile se non impossibile”. “È giusto – ha incalzato – che tutti gli stipendi vengano messi in rete. Voi siete appassionati ai miei guadagni, ma non a tutti quelli della Rai. Io chiedo al presidente Garimberti di rendere pubblici tutti gli stipendi, così ne vedremmo delle belle, anche sulle consulenze”. “Dall’88 a oggi i soldi che ho preso dalla Rai sono scarsamente proporzionali a quelli che ho portato dentro le casse di questa azienda”, ha dichiarato. “Se cerco di far nascere qualcosa di nuovo, ecco che la sinistra inalbera il vessillo dell’esclusiva. Il cerchio diventa mortale. – ha affermato, puntando ancora una volta il dito contro l’opposizione – Insomma tutti prendono la liquidazione, ma io che devo fare la devo devolvere a Paragone? “. Ininfluente l’intervento di Massimo Liofredi, che si vocifera possa essere presto sollevato dal compito di direttore di Rai 2, che ha affermato: “Santoro è una risorsa ma il problema Santoro non sono io a doverlo affrontare” . Disponibile ad accogliere il giornalista Antonio Di Bella, direttore di Rai 3: ” Per Santoro porte aperte”. Lo scenario potrebbe non dispiacere al diretto interessato, che si è dichiarato disponibile a portare Annozero su Rai 3 assicurando che si tratterebbe di “un programma ovviamente di tipo diverso da Ballarò”.

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