Microsoft ha pubblicato un dettagliato report sulle richieste effettuate dalle forze dell’ordine per ottenere l’accesso ai dati degli utenti che utilizzano i suoi servizi . Il Law Enforcement Requests Report è il primo rapporto di questo tipo rilasciato dall’azienda di Redmond, che dunque ha scelto di adottare la stessa trasparenza di Google e Twitter. I dati coprono le richieste ricevute nel 2012 e relative ad Hotmail/Outlook.com, SkyDrive, Xbox Live, Microsoft Account, Messenger e Office 365. Skype viene considerato a parte, in quanto l’acquisizione dell’azienda estone è stata completata nel corso del 2012. Microsoft ha separato le richieste per i contenuti degli utenti dalle richieste per le informazioni sugli account . In totale, le forze dell’ordine hanno inviato 75.378 richieste (137.424 account), di cui solo il 2,2% ha comportato la comunicazione dei contenuti (quasi tutti in seguito a un ordine dei giudici statunitensi). La top 5 dei paesi con il maggior numero di richieste è formata da Stati Uniti, Regno Unito, Turchia, Francia e Germania. Stranamente non è presente la Cina (zero richieste). Il motivo è ovvio: molti servizi sono censurati dal Governo, quindi la Cina non ha bisogno di chiedere l’accesso a dati per scoprire le attività non gradite. Dall’Italia sono arrivate 1.519 richieste (2.098 account) per i prodotti Microsoft e 96 richieste (648 account) per Skype .
Microsoft allo specchio della Polizia
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