Il cloud computing, gestione in remoto di programmi e dati, è uno degli ambiti in cui Microsoft intende investire massicciamente e l’Italia, con le numerose piccole medie imprese interessate alla soluzione, è contesto ottimale per le sperimentazioni. E’ quanto hanno spiegato ieri a Milano il numero due mondiale dell’azienda Kevin Turner e l’amministratore delegato italiano della stessa Pietro Scott Jovane. L’investimento nel 2011 in ricerca e sviluppo per perfezionare il cloud da parte di BigM sarà di 2,3 miliardi di dollari . “La rapida adozione della soluzione potrebbe creare nei prossimi anni fino a un milione di posti di lavoro nella sola Europa”, ha spiegato Turner, sottolineando che in Italia, secondo Idc, “il cloud triplicherà in termini di volumi durante l’anno in corso”. Utilizzando la nuvola di Microsoft, che per rispettare le nascenti regole sulla privacy ha posto i suoi data center a Dublino, si può utilizzare programmi classici come Office, gestire la posta elettronica e accedere a un numero potenzialmente infinito di applicazioni. Secondo Turner, l’offerta di Redmond è decisamente migliore di quella di Google per le imprese: “Noi proponiamo servizi completi che vanno dall’hosting alle implementazioni software”, ha dichiarato.
Microsoft ha la testa fra le nuvole

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