La crisi finanziaria globale è destinata indebolire i consumi dei privati e gli investimenti delle aziende. A lanciare l’ennessimo allarme sulla situazione è il numero uno di Microsoft, dopo la decisione di Bill Gates di dedicarsi ad attività benefiche, Steve Ballmer. L’amministratore delegato del colosso ha dichiarato: ” Le questioni finanziarie avranno impatto sia sulla spesa delle imprese sia su quella dei consumatori, in particolare sulla spesa del settore dei servizi finanziari. Nessuna società è immune da questi problemi “. La fiducia dell’amministratore delegato è riposta nel Congresso americano , che cercherà di stabilizzare la situazione dopo la bocciatura del piano di salvataggio da 700 miliardi di dollari: ” Confido che prima della fine della settimana avremo qualche soluzione, almeno nel Congresso Usa, che aiuterà a stabilizzare la situazione. E’ necessaria, spero che arriverà “. A pensarla diversamente è Glenn Britt , capo esecutivo di Time Warner Cable, secondo cui l a crisi finanziaria non si ripercuoterà su tutti i settori allo stesso modo . In particolare, i gestori delle pay tv ne trarranno beneficio, perché le persone preferiscono tagliare su altre spese piuttosto che sullo svago rappresentato della televisione. Chase Carey , capo esecutivo del Direct Group, è d’accordo con Britt: ” Penso che le persone guardino alla loro televisione come a qualcosa di cui non possono fare a meno. Risparmiano sui ristoranti, sul teatro, ma la televisione è qualcosa che possono usare in qualsiasi momento “. L’ultima esorcizzazione della paura del tracollo viene dal mondo televisivo : la Hbo sta lavorando a una nuova serie, Americatown, che racconta di un futuro prossimo in cui gli americani sono costretti a emigrare e a stabilirli in altri paesi, a causa della disastrosa situazione finanziaria.
Microsoft: la crisi globale colpirà tutti

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