Collaborazione. Da questa parola riparte Microsoft che, inaspettatamente, apre le porte a un dialogo tecnologico e commerciale con Google. Gli inventori di Windows fanno un passo avanti che può rivoluzionare il mercato hi-tech, chiudendo Apple in un angolo. Le due società, da sempre nemiche, potrebbero presto lavorare su un terreno comune, per rendere più compatibili Windows e Android , favorendo l’interscambio tra piattaforme e ridimensionando il ruolo di Apple nel settore dei dispositivi mobili. La concretizzazione dell’accordo segnerebbe un passo storico per Microsoft, che abbandonerebbe vent’anni di strategie ‘a sistema chiuso’, per aderire (almeno parzialmente) alla filosofia di Google, più vicina all’open source. Al tempo stesso, la società di Redmond sotterrerebbe l’ascia di guerra nei confronti dei rivali di Mountain View, più volte accusati di voler monopolizzare il mercato delle ricerche web e non solo. La buona volontà di Microsoft sembra confermata dall’operato di OpenTech, ramo della società che da un anno si dedica all’open source. Da parte sua, BigG sembra disposta a lavorare con colui che, in più campagne pubblicitarie, ha definito “il male” . Per gli utenti, la pace proattiva tra i due colossi dovrebbe tradursi in un miglior funzionamento di Chrome su Windows, o di Skype su Android , piuttosto che nella possibilità di interscambio delle app. In futuro, anche le tecnologie cloud delle compagnie potrebbero essere interoperabili. Il tutto a danno di Apple, che ostinatamente perpetra la strada del sistema circolare esclusivo, con software, hardware e piattaforme del medesimo marchio studiate per dialogare solamene tra loro. Gli altri sembrano invece voler andare verso una competizione operativa.
Microsoft strizza l’occhio a Google

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