Ancora una vicenda che getta ombre sulla produzione di tecnologia in Cina, o forse sulle reali intenzioni di chi teme la concorrenza del gigante asiatico. Un’indagine condotta da Microsoft svela che un elevato numero di versioni piratate del software Windows Os installate nei pc in vendita nel Sol levante contengono un sofisticato virus chiamato Nitol.A. Su un campione di 20 pc acquistati in Cina, Microsoft riscontra la presenza di Nitol.A in quattro computer: 3 sistemi sarebbero semplicemente degli zombie, che però vengono risvegliati e iniziano a far danni una volta che l’ignaro utente del quarto computer si connette alla rete. Quest’ultima versione è capace di controllare gli altri pc infetti e scatenarli a commettere crimini informatici, che vanno dalla sottrazione dei dati bancari alla conduzione di veri e propri atti di cyber-guerra. Chi lavora, gioca, o utilizza un pc infetto, in altri termini, continua a condurre le sue attività quotidiane, mentre il suo computer viene i mpiegato per il furto di dati personali o viene addirittura arruolato in una botnet, una rete occulta creata per condurre attacchi coordinati contro altre reti, contagiando a catena altri computer.
Microsoft vs Cina, per colpa di un virus

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