C’è anche un passaggio dedicato all’utilizzo dei dati personali per fini pubblicitari all’interno del maxiemendamento Milleproroghe approvato dal Sentao questa mattina. Passaggio che non è sfuggito a Ad Adusbef e Federconsumatori scagliatesi con una nota congiunta contro la possibilità che l’attività di marketing telefonico torni a molestare gli utenti. ” Con l’approvazione del maxiemendamento – spiegano le associazioni – si dà alle aziende la possibilità di usare, per la propria attività promozionale, le banche dati tratte dai vecchi elenchi telefonici (precedenti all’agosto del 2005). Paradossalmente, in questo modo, anche coloro che, esasperati dalle assillanti e moleste campagne telefoniche, avevano chiesto la cancellazione dagli elenchi pubblici, saranno di nuovo bersaglio del marketing telefonico “. Il capogruppo dell’Idv in commissione Finanze, Elio Lannutti ha spiegato come è nato il provvedimento : ” Due senatori Pdl, con l’appoggio di un collega del Pd, hanno presentato un emendamento all’articolo 44, approvato in commissione Affari costituzionali, che liberalizza le molestie telefoniche permettendo l’utilizzazione per fini pubblicitari dei dati personali. Questo governo – accusa Lannutti – ci tiene tanto alle famiglie che non le vuole lasciare tranquille neanche all’ora di pranzo o di cena perché con l’approvazione dell’articolo in deroga alla legge sulla privacy, ogni cittadino può essere molestato con offerte di servizi tra i più vari “. Il rovescio della medaglia risiede nella possibilità che, se l’emendamento non dovesse passare, venga interrotta bruscamente l’attività di teleselling causando pesanti ricadute sul settore . Secondo i dati di Assocontact le perdite si tradurrebbero in un taglio di circa 30 mila posti di lavoro e una riduzione del 30% del fatturato del comparto rispetto ai 950 milioni del 2008, specialmente in Campania, Sardegna e Sicilia.
Milleproroghe: utenti nuovamente nella morsa del telemarketing

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