I Paesi Ue non fanno tutto il necessario per assicurare protezione ai bambini che navigano in rete : è quanto afferma uno studio presentato oggi dalla Commissione europea. Gli Stati, spiega Bruxelles, non affrontano adeguatamente il problema di arginare i contenuti illeciti che viaggiano sul web , di assicurare che i minori non entrino in contatto con contenuti non adatti alla loro età, di proteggere i bambini dai videogiochi pericolosi e dai social network. La Commissione solleva il problema perché solo una risposta comune da tutta la Ue può far sparire le differenze legislative che oggi danneggiano i minori. Bruxelles, che nei prossimi mesi lancerà una strategia di protezione dei minori, suggerisce intanto di lavorare su tre fronti : miglior utilizzo delle linee dedicate alla denuncia di contenuti illegali, sensibilizzazione sui rischi dei social network e classificazione più precisa dei videogiochi online. Oggi circa il 77% degli utenti di internet tra i 13 e i 16 anni utilizza i social network, abitudine anche per il 32% dei bambini tra 9 e 12 anni.
Minori e web, poca protezione

Guarda anche: