La percentuale dei genitori consci dei pericoli che i loro figli incontrano in rete è piuttosto alta (55%), ma è altrettanto significativa la quota di coloro che non adotta sistemi seri di controllo (41%). Questo il dato più importante emerso da un’ indagine condotta da Swg per il Movimento italiano genitori (Moige) in occasione del lancio della campagna informativa ‘Non cadere nella rete! Cyberbullismo e altri pericoli del web’ che si svolgerà nei prossimi mesi in 50 scuole italiane. La campagna, realizzata da Moige, con il contributo di Symantec, la collaborazione della Polizia delle Comunicazioni – Ministero dell’Interno e il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, si rivolge a genitori, docenti e alunni della scuola media inferiore con l’obiettivo di diffondere una maggiore consapevolezza su un uso corretto di internet. L’iniziativa si iscrive in uno scenario in cui, per tornare ai dati di Swg, il 52% dei genitori (contro il 43% del 2006) ammette che i propri figli si connettono al web ogni giorno , mediamente più di 5 giorni a settimana. Cosa dell’immenso universo virtuale attira la curiosità dei giovani fra gli 11 e i 15 anni (campione preso in considerazione)? Mantiene il primato ma perde popolarità, dall’81% al 72%, la ricerca di informazioni . Stesso destino per l’invio di e-mail , dal 58% al 44%, che si stanno facendo rubare la scena dai sistemi di messaggistica istantanea . I vari Skype e Msn sono passati da un gradimento del 40%, nel 2006, al 63%, nel 2008. Rapida ascesa anche per i giochi online : dal 38% al 47%. E’ rimasta inalterata la percentuale di chi scarica musica e video (48%). Di fronte all’uso sempre più massiccio del web, lievita (dal 47 al 64%) il numero di adulti che, anche solo saltuariamente, controlla le attività che il figlio svolge online, ma cala il numero di chi affianca sempre davanti al monitor i ragazzi (dal 29% al 19%) e quello di chi lascia soli i figli dando loro la massima libertà di navigazione (dal 24 al 17%). I genitori con figli-internauti sono particolarmente preoccupati della possibilità che i propri ragazzi possano imbattersi in siti con contenuti non adatti o rischiosi (83%), dall’eventualità che possano essere contattati da pedofili o malintenzionati (55%) e dalle infezioni di virus informatici (36%). Per proteggerli dalle ‘trappole’ della rete, il 97% dei genitori dichiara di aver dato ai propri figli consigli su un uso corretto e sicuro di Internet : “evitare i siti pornografici o dai contenuti inadatti” (75%), “evitare la comunicazione con gli sconosciuti” (68%) e, soprattutto, “non rivelare a sconosciuti informazioni personali” (73%). Oltre al timore dei contenuti inadatti, della pedofilia e della pornografia, è in aumento tra i genitori la preoccupazione per la possibile perdita di contatto con la realtà (34% nel 2008, 29% nel 2009) così come si insinua più forte il timore che venga rubato troppo tempo alle altre attività (dal 16% al 24%).
Moige e Swg: genitori spaventati dalla rete

Guarda anche: