Franco Grillini ce l’ha fatta. Dopo aver caldeggiato l’istallazione della rete wifi a Montecitorio , ha ottenuto il via libera all’uso del sistema operativo Linux sui pc dei deputati. La scelta è stata fatta “per risparmiare, in nome del pluralismo e della flessibilità”, ha spiegato Grillini (Ulivo), presidente dell’associazione parlamentari amici delle nuove tecnologie. Per Folena, presidente della Commissione Cultura “si tratta di una decisione straordinaria e assai rilevante” “L’istituzione centrale del paese, il Parlamento”, ha proseguito Folena, “decide non solo di risparmiare ma soprattutto di rendersi indipendente sul piano tecnologico, adottando un sistema open source e quindi liberandosi dai vincoli del software proprietario. In tal modo si va incontro alle esigenze di trasparenza e di sicurezza che sono doverose per una istituzione pubblica”. “Al di là dell’aspetto tecnologico l’adozione di Linux come sistema operativo dei pc dei parlamentari può rappresentare un taglio alle spese di circa tre milioni di euro”, ha quantificato Grillini.
Montecitorio invasa dai pinguini di Linux

Guarda anche: