Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

27 Marzo 2009 | Attualità

More web less history

La scuola britannica si appresta ad accogliere una riforma che prevede l’inserimento di social network, blog e podcast fra le materie curriculari. Il Regno Unito ha deciso di portare in dose massiccia nelle aule degli istituti primari lo studio di internet. Mentre nel nostro paese si fanno i conti con i tagli alla spesa pubblica (36 miliardi di euro nei prossimi tre anni), che rischiano di coinvolgere l’acquisto di computer e software, destinati alla formazione didattica, e la scuola digitale proposta e pensata dal ministro Gelmini. Ad anticipare il contenuto della riforma scolastica che prevede lo studio della rete e l’utilizzo di portali di varia natura, è stato il quotidiano The Guardian. Gli scolari di dieci anni dovranno destreggiarsi con le attività di blogging e podcast, dovranno essere in grado di consultare Wikipedia e Twitter e di scrivere sia a mano sia su una tastiera di computer. Secondo la riforma in questione restano sei le aree centrali del sistema istruttivo britannico: inglese, comunicazione e lingue, matematica, scienze e tecnologia, scienze umane, sociali e ambientali, salute fisica e benessere, arte e design. A fare le spese di questa visione tecnologica dell’insegnamento primario sarà la già bistrattata storia: lo studio del periodo vittoriano o la Seconda guerra mondiale saranno facoltative anche se, ha tenuto a precisare il ministro dell’Istruzione Jim Knight, la storia britannica avrà sempre un ruolo centrale. Si sta andando dunque a delineare un futuro in cui i piccoli studenti del Regno Unito verranno a conoscenza delle vicende di Cavour mediante il suo profilo di Facebook?

Guarda anche:

L’Italia ieri e oggi sui giornali del mondo (28 07 25)

Meloni commenta l’intesa UE-USA sui dazi Giorgia Meloni, da Addis Abeba, ha definito “positiva” la cornice d’accordo commerciale che fissa al 15% i dazi d’ingresso negli USA sui prodotti europei,...

Il ritorno del moscardino nei parchi di Milano: segnale di biodiversità ritrovata

Tra il cemento e la frenesia urbana di Milano, la notizia del ritorno del moscardino – un timido roditore arboricolo dal manto arancio-dorato – rappresenta una svolta importante per la biodiversità...

L’intelligenza artificiale predice il Parkinson: pubblicata ricerca italiana con IA e neurostimolazione

Milano guida la rivoluzione delle neuroprotesi intelligenti. Un algoritmo prevede l'evoluzione della malattia con una settimana di anticipo Un nuovo algoritmo di intelligenza artificiale può...