Le insidie del web non sembrano limitarsi ai danni virtuali di cui la tecnologia è portatrice sana: lo stress da computer è diventato causa di mortalità. La notizia arriva da New York dove si sono susseguiti una serie di decessi alquanto sospetti. L’ultima vittima è Russel Shaw, blogger della Florida specializzato in argomenti legati alla tecnologia e morto improvvisamente d’infarto all’età di sessant’anni. Il sospetto nasce dal fatto che un numero sempre maggiore di persone sembra afflitto dalla sindrome del blog: l’accelerazione del sistema informativo su internet ha spinto i gestori di blog a una forsennata caccia alla notizia, che ha acceso una spietata competizione. La vita del blogger non è facile: il blogging, oltre a fornire una fonte sempre più autorevole d’informazione, diventa una vera e propria passione per chi lo fa; lo scoop su una notizia comporta un aumento delle citazioni del sito sul web e un conseguente aumento di visitatori che sono l’esca più succulenta per gli inserzionisti. La caccia alla notizia diventa per il blogger una caccia al tesoro; ore e ore seduti davanti allo schermo, l’ansia di riuscire ad arrivare primi, la sedentarietà, la cattiva alimentazione possono miscelarsi in un cocktail mortale. Dopo l’inquinamento, le stragi del sabato sera e il fumo, lo stress da blog si aggiunge alla già lunga lista di minacce per la vita umana dell’era moderna.
Morti sul web: ecco la tragica fine dei blogger

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