La vicenda di J oel Tenenbaum è iniziata nel 2004 , quando il re dei programmi di file sharing era Kazaa : in quell’anno Tenenbaum, allora studente, venne denunciato dalla Riaa per pirateria . L’associazione dei discografici americani aveva infatti scoperto che il giovane aveva condiviso illegalmente nel circuito 30 brani musicali e, per questo motivo, pretendeva i danni: per la precisione 22.500 dollari a canzone, ossia 657mila dollari in totale. Tenenbaum aveva cercato di difendersi sostenendo che la sua attività ricadeva sotto il fair use. Iniziò così un l ungo e tortuoso percorso legale di appello in appello , durante il quale la condanna venne sempre confermata; l’ultimo tentativo – quello di rivolgersi alla Corte Suprema – è stato da poco respinto. Ora, quindi, la Corte d’Appello ha stabilito che Joel Tenenbaum deve pagare la sanzione stabilita nel lontano 2004 : “Tenenbaum fece appello contro la sanzione – scrive il giudice nella sentenza – sostenendo che era così pesante da violare i suoi diritti costituzionali ad avere un giusto processo. Noi crediamo che la sanzione non abbiamo violato i diritti di Tenenbaum” . Secondo l’accusa, l’ex studente avrebbe c ontinuato a scaricare file dal 1999 al 2007 pur sapendo che ciò che stava facendo era illegale, quindi avrebbe negato tutto.
Musica scaricata illegalmente, multa milionaria

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