Una stazione radio privata abusiva per allietare i detenuti delle carceri napoletane di Poggioreale e Secondigliano. Ma anche per far arrivare ai boss della camorra reclusi messaggi cifrati. Radio Nuova Ercolano è stata chiusa da un’operazione dei carabinieri che ha portato all’arresto di 54 persone affiliate al clan dei Birra di Ercolano. Dalle indagini sulla faida tra gli Ascione-Montella e sugli Iacomino-Birra è infatti emerso che la radio libera nascondeva probabilmente, tra dediche e musica, veri e propri comunicati in codice per i detenuti di Poggioreale. Ai familiari degli Iacomino-Birra qui reclusi bastava sintonizzarsi sulla frequenza 99.10 per ascoltare dediche che in realtà erano complimenti per le scarcerazione di affiliati o “direttive” nascoste nei brani musicali. La radio abusiva aveva sede nella casa di uno dei membri della cosca e non aveva requisiti per trasmettere. Già in passato era stata più volte chiusa e poi regolarmente riaperta. Nel palinsesto solo canzoni di interpreti neomelodici e dediche telefoniche. Per i “comuni mortali” si doveva pagare 10 euro a richiesta, per quelli del clan bastava indirizzare le richieste a Vincendo Oliviero, reggente dei boss dei Birra. In questo caso il dee jay in onda riceveva gli ordini e i messaggi cifrati.
Napoli: chiusa Radio Ercolano Nuova

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