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18 Dicembre 2023 | Ambiente, Innovazione

Nasce a Milano il primo condominio green con un orto aeroponico

I residenti avranno a disposizione 22.000 ortaggi e micro-ortaggi all’anno provenienti dal primo “orto di coltivazione fuori suolo”. Il progetto è dell’azienda Agricooltur e si chiama Forrest in Town.

Via Zumbini 39, nell’ex area Galbani a Milano, è la protagonista di un progetto virtuoso quanto ambizioso. Si tratta di un intervento di rigenerazione urbana che consiste nella nascita di un condominio green con un sistema di agricoltura aeroponica, che permette quindi alle piante di svilupparsi fuori dal terreno e di crescere in un ambiente controllato, con un consistente risparmio idrico e di concimi rispetto alle tecniche tradizionali.

Il progetto si chiama Forrest in Town ed è stato sviluppato dall’azienda italiana Agricooltur con il Gruppo Building, firmato dallo studio DFA Partners di Daniele Fiori in collaborazione con Boffa Petrone & Partners.

Saranno quasi 22.000 le piante coltivate tra basilici, insalate e micro-ortaggi che ricevono acqua e sostanze nutritive dalle radici in un ambiente completamente controllato che riduce quasi del tutto la diffusione di parassiti e malattie tipiche della coltivazione in terra, permettendo di risparmiare fino al 98% di acqua e di avere piantine fresche tutto l’anno. La conduzione della serra è affidata ad Urbancooltur®, il condomino può ordinare i prodotti tramite la app del condominio e ritirarli in portineria nei giorni e gli orari stabiliti.

Per garantire il mantenimento delle piantine raccolte, ogni famiglia potrà avere un MicroHortus, un sistema che consentirà agli ortaggi di rimanere sempre idratati. Fuori dal frigo, basta aggiungere poche gocce d’acqua per avere verdure croccanti e fresche anche per più giorni.

“L’agricoltura aeroponica nelle abitazioni rivoluzionerà la nostra visione tradizionale dell’agricoltura. Attraverso l’uso di tecnologie avanzate, possiamo trasformare i palazzi urbani in veri e propri ecosistemi di produzione alimentare sostenibile. Questa soluzione innovativa ci consente di coltivare cibo di qualità direttamente nei luoghi in cui viviamo, garantendo una catena di approvvigionamento più corta, a cm zero nel nostro caso. Speriamo di implementare questa soluzione in quanti più luoghi abitativi possibili, dato che rappresenta una nuova frontiera per la sostenibilità, la salute e la sicurezza alimentare” – dichiara Bartolomeo Marco Divià, CEO e fondatore di Agricooltur.

Fonte foto: www.e-gazette.it

 

di Antonietta Vitagliano

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