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8 Novembre 2007 | Economia

Nasce la eco-piazzola per i rifiuti tecnologici

Dal 20 novembre fabbricanti e importatori di frigoriferi, computer, stampanti, lampadine, condizionatori, telefonini e televisori devono iscriversi al Raee, registro nazionale dei soggetti obbligati al finanziamento dei sistemi di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche . L’iscrizione dovrà avvenire entro 90 giorni dal 20 novembre e può essere effettuata esclusivamente con modalità telematica sul sito predisposto dal sistema delle Camere di commercio e dal ministero dell’Ambiente. Dal 1 gennaio 2008 saranno i produttori, organizzati in consorzi o sistemi collettivi, i responsabili della gestione dei rifiuti hi-tec. Il decreto attuativo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare prevede una fase transitoria, finalizzata al passaggio di consegne progressivo e graduale ai nuovi soggetti in cui i Comuni, fino a fine 2007, continueranno a gestire i Raee mentre i produttori verseranno un contributo forfettario necessario a coprire parte delle spese di gestione e la realizzazione delle nuove eco-piazzole dove conferire i rifiuti tecnologici. L’accesso al sistema avviene esclusivamente attraverso l’uso del dispositivo di firma digitale (carta nazionale dei servizi, smart card) del legale rappresentante dell’impresa o dell’organismo di gestione dei sistemi di finanziamento. Maggiori informazioni possono essere acquisite consultando il sito di infocamere all’indirizzo www.card.infocamere.it. “Abbiamo rivoluzionato il sistema dei rifiuti tecnologici per salvaguardare le esigenze dei consumatori e per avere forti garanzie di tutela ambientale – dice il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio – Il nostro obiettivo è quello di raggiungere, sin dal primo anno di attività i quantitativi fissati dalle normative comunitarie “. “Il sistema multi consortile è una grande innovazione per il settore dei rifiuti – ha concluso il ministro – Si tratta di un nuovo approccio, fortemente voluto dall’Unione Europea, che dovrebbe garantire la nascita di diversi soggetti in grado di concorrere tra loro. Questo diventerà un valore aggiunto solo se i consorzi avranno la capacità di farsi concorrenza in termini di qualità del servizio attraverso elevati livelli di raccolta, di recupero e di reimpiego dei materiali”

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