L’istituto di ricerca Géant2, gestito dall’organizzazione Dante, sta lavorando allo sviluppo di un’interconnessione che colleghi i telescopi da varie parti del mondo, dando la possibilità agli astronomi di osservare in tempo reale e contemporaneamente più galassie attive. L’esperimento sembrerebbe riuscito: i telescopi di Cile, Germania, Italia, Paesi Bassi, Porto Rico, Sud Africa e Svezia sono stati messi in comunicazione simulando il funzionamento di un gigantesco telescopio ad altissima capacità. Attraverso la tecnica di “very long baseline interferometry” (Vlbi), gli studiosi usano più telescopi radio per osservare simultaneamente la stessa porzione di cielo. I dati vengono raccolti da ogni telescopio, campionati, sincronizzati e organizzati per riprodurre ogni singola combinazione. Questo sistema permette ai vari centri di comunicare scambiandosi dati e immagini in tempo reale e con una risoluzione nettamente superiore rispetto a quella dei migliori telescopi ottici. “Unendo i telescopi di tutto il mondo potremo creare un database internazionale, grazie al very long baseline interferometer (e-Vlbi) e saremo in grado di visionare fenomeni astronomici mai visti prima” ha commentato il professore Huib Jan van Langevelde, coordinatore del progetto EXPReS e direttore di Jive.
Nasce telescopio virtuale di nuova generazione

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