Luca Barbareschi è disposto a rinunciare al suo nutrito cachet, che ammonta a 500mila euro, per garantire la realizzazione della terza stagione di Nebbie e Delitti. Il telefilm poliziesco di Raidue, già lavorazione, si è visto bloccare il budget di 5.1 milioni di euro dal consiglio di amministrazione di Viale Mazzini proprio a causa della presenza del suo protagonista. L’attore è diventato Deputato nelle ultime elezioni politiche nelle fila del Pdl ed è stato eletto vice presidente della commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, causando l’imbarazzo dei vertici Rai che si sono espressi a maggioranza a sfavore della fiction. Contro l’impegno Rai (5 milioni e 100 mila euro) hanno votato in Consiglio Nino Rizzo Nervo e Carlo Rognoni (Pd) con Marco Staderini (Udc) e Angelo Maria Petroni (nominato dal dicastero dell’Economia, area Pdl) e a favore il presidente Claudio Petruccioli, Giuliano Urbani (Pdl) e Giovanna Bianchi Clerici (Lega). La rinuncia di Barbareschi al suo compenso e la conferma della cessione della Casanova Entertainment, casa di produzione collegata al suo nome, ai soci toglierebbero la Rai dall’imbarazzo di staccare un assegno intestato a un politico , azione vietata dal regolamento interno. Resterebbe a questo punto la questione , trascurabile solo a tratti, dell’immagine . Per sapere come andrà a finire bisogna attendere oggi pomeriggio, quando il presidente Claudio Cappon si farà portavoce davanti al cda dell’istanza Barbareschi.
Nebbie e Delitti 3: Barbareschi disposto a rinunciare a 500mila euro

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