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12 Febbraio 2008 | Innovazione

Necessaria più informazione sul 112 europeo

Solo il 22% dei cittadini Ue è in grado di identificare il “112” come numero da chiamare per contattare i servizi di emergenza da qualunque località dell’Ue. La Commissione ha chiesto quindi agli Stati membri di far conoscere meglio il 112 : “un numero di emergenza che funzioni in tutta l’Ue è essenziale per garantire la sicurezza dei nostri cittadini. Soprattutto per chi viaggia, la sicurezza in situazioni di emergenza è l’altra faccia della medaglia del mercato unico”, ha dichiarato Viviane Reding, commissaria per le tlc. I risultati del sondaggio indicano che il 95% dei cittadini dell’Unione europea riconosce l’utilità di un numero unico di emergenza accessibile ovunque nell’Ue . Il buon funzionamento del 112 è ritenuto particolarmente importante dai cittadini che vivono lontano dal contesto familiare. Ad esempio, è in genere meno probabile che le persone che viaggiano all’estero siano in grado di indicare precisamente il luogo in cui si verifica l’emergenza quando chiamano il 112 (solo il 53% sarebbe in grado di indicare l’esatta localizzazione, contro oltre l’80% nel proprio paese).  Dal sondaggio è risultato inoltre che un intervistato su quattro ha avuto la necessità di chiamare un numero di emergenza negli ultimi cinque anni . Quasi il 40% delle chiamate è stato diretto al 112. Considerando la totalità delle chiamate verso numeri di emergenza, la grande maggioranza degli intervistati ha dichiarato di aver ricevuto aiuto (l’81% ha ottenuto l’intervento di un’unità di soccorso, il 7% ha ricevuto informazioni appropriate e il 5% altri tipi di assistenza).  L’8% degli intervistati che hanno chiamato servizi di emergenza ha avuto difficoltà a stabilire o mantenere la comunicazione, percentuale che sale al 21% per i cittadini polacchi.  Dal sondaggio è inoltre emerso che chi ha chiamato il 112 mentre era all’estero ha avuto meno problemi di lingua rispetto a chi ha chiamato altri numeri nazionali di emergenza (28% contro 12%).  La percentuale di intervistati che negli ultimi 12 mesi ha ricevuto informazioni destinate a promuovere il 112 come numero di emergenza europeo varia dal 6% in Danimarca e in Grecia al 56% nella Repubblica ceca. In generale, i cittadini dei nuovi Stati membri sono meglio informati . Infine, 9 cittadini su 10 concordano sul fatto che occorre migliorare l’accesso dei disabili ai servizi di emergenza.  La riforma del settore delle telecomunicazioni proposta dalla Commissione a novembre comprende varie misure per accrescere l’efficienza e la disponibilità del 112 quale numero unico di emergenza europeo. Inoltre, la nuova Autorità europea delle comunicazioni elettroniche avrà il compito di verificare ogni anno il buon funzionamento del 112 in tutti gli Stati membri e di suggerire i miglioramenti tecnici necessari.

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