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18 Novembre 2006 | Economia

Negroponte c’è riuscito: ci sarà il computer a 100 dollari

E’ nato davvero il computer da 100 dollari per i poveri del mondo.L’organizzazione non-profit One Laptop Per Child (OLPC) ha annunciato ieri di aver ricevuto i primi dieci apparecchi a basso costo destinati ai paesi più poveri e in particolare ai bambini che potranno avere uno strumento di qualità a bassissimo costo per la didattica. Li ha realizzati la ditta taiwanese Quanta. Il computer si chiama ”B1” ed è stato fortemenete voluto da Nicholas Negroponte, co-fondatore del Media Laboratory del MIT, che per questo scopo ha dato vita all’OLPC. Negroponte ha delineato i piani del suo sogno sin dal World Economic forum del 2005 e da allora il progetto e’ stato sviluppato grazie alla collaborazione tra i maggiori esponenti del mondo accademico e di quello dell’industria informatica. Il risultato, due anni dopo, e’ una macchina funzionante, molto flessibile, robusta e durevole, che non e’ – tengono a precisare all’OLPC – solo un notebook dal costo ridotto, ma un computer innovativo. L aversione attuale costa in realtà 150 dollari, ma è già allo studio una versione B2 che dovrebbe scendere ulteriormente. Entro la fine del 2007 macchina arrivera’ a costare davvero 100 dollari, ha assicurato William Bender, presidente di OLPC, parlando al Silicon Valley Challenge Summit, in corso alla Santa Clara University.  Il ”B1”, che dovra’ servire piu’ che altro per fare test e prove sul campo, e’ gia’ un computer di tutto rispetto ed ha delle caratteristiche molto interessanti, grazie all’impiego di soluzioni innovative per contenere i costi. Il laptop ha le dimensioni di un libro di testo e pesa poco di piu’, con la cassa rinforzata e dai colori brillanti (i prototipi sono di un verde acceso) per facilitarne il ritrovamento in caso di smarrimento.    Il portatile ha un processore AMD da 400MHz, 128 Mb di Ram e 512Mb di flash memory come dispositivo di memorizzazione. Il sistema operativo e’ Linux. I programmi sono tutti ”free”. E anche se sono ‘spartani’ se paragonati al software caricato sui laptop commerciali, c’e’ tutto quello che serve a studenti e insegnanti, e in piu’ il computer parte in pochi secondi, sottolinea l’OLPC.    Lo schermo a colori ha caratteristiche tecniche superiori al 95% degli schermi dei portatili attualmente in commercio. La doppia modalita’ di visualizzazione rende infatti possibile l’utilizzo del computer anche in esterni, con piena luce solare.    Molto avanzate anche le funzioni di risparmio energetico. Il portatile infatti consuma meno di 2 watt, circa un decimo del consumo normale di un laptop, e puo’ essere quindi ricaricato anche con una dinamo azionata manualmente, un fattore critico per il quasi mezzo miliardo di bambini che vive in posti che non hanno accesso alla corrente elettrica. Per questo il portatile verra’ dotato anche di tre sistemi di ricarica manuale: a corda, a manovella e a pedale.  Ogni macchina e’ dotata di un’estrema connettivita’: il ”B1”, infatti, e’ corredato di un ‘router’ che si puo’ collegare automaticamente a Internet oppure ad altri computer dello stesso tipo, una funzione molto utile per creare delle aule scolastiche telematiche anche nei posti piu’ disagiati. Bender ha detto che l’OLCP prevede di avere i computer nella versione definitiva pronti per la consegna alla fine del 2007. I computer verranno consegnati in grandi quantita’: almeno 1,2 milioni alla Libia e 4 milioni complessivi a Nigeria, Brasile, Argentina.

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