Nel periodo maggio-ottobre 2006 in Europa il numero di connessioni a banda larga è cresciuto a un ritmo più lento rispetto ai sei mesi precedenti, passando dal 23% al 7%. Lo rivela uno studio dell’ECTA (European Competitive Telecommunications Association). Le case con un collegamento ad alta velocità erano nel periodo 68,4 milioni le case contro i 64 milioni dei sei mesi prima. Secondo l’ECTA il rallentamento è dovuto a una minore concorrenza: in alcuni paesi i vecchi monopolisti acquistano i fornitori di accesso a internet più piccoli. “Gli operatori già attivi hanno recuperato quote su un certo numero di mercati chiave, soprattutto nei paesi europei dove la banda larga registra una forte crescita come la Danimarca e la Finlandia o la Francia” sottolinea l’ECTA in una nota. I ‘vecchi’ operatori, inoltre, controllano oltre il 50% delle linee broadband di Spagna, Italia, Lussemburgo, Grecia e Belgio. Steen Clausen, managing director dell’ECTA, è convinto che la crescita si sia bloccata in alcuni paesi dove il potere dei vecchi monopolisti è in aumento, come Danimarca e Belgio, “dove c’è stata una misera crescita del 3% della penetrazione della banda larga, e in Francia che è scesa all’ottavo posto in Europa”. In Germania invece la quota di mercato di Deutsche Telekom è passata sotto al 50% per la prima volta. Il dato corrisponde “a un’impennata della crescita della penetrazione della banda larga”.
Nel Vecchio continente la banda larga è in calo

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