Chiude i battenti il mercato dei piccoli pc low cost, pensati per lavorare in mobilità e sempre connessi a internet. Solo Acer e Asus continuano la produzione dei netbook , che sembravano innovativi ma sono stati velocemente soppiantati da smartphone e tablet. Quella che si pensava una rivoluzione è stata poco più di una tramontana: nel 2009, l’autorevole Abi Research prevedeva un futuro sgargiante e di successo per i mini pc, che nel 2013 avrebbero dovuto raggiungere i 140 milioni di esemplari venduti nel mondo. L’attualità racconta invece di un settore in disarmo, con le sole Acer e Asus a rinfoltire la gamma. La prima fermerà lo sviluppo nei prossimi mesi, mentre la seconda, che nel 2007 aprì questo nuovo segmento di mercato con il suo Eee pc, dovrà arrendersi di conseguenza. Prima di loro, hanno alzato bandiera bianca Samsung, Hp, Dell e altri brand di primo piano. I netbook, che promettevano praticità, portabilità ed efficienza a costi molto ridotti (tra i 200 e i 300 euro), sono stati surclassati dall’avvenenza dei tablet e dalle funzionalità degli smartphone: il futuro hi-tech, iperconnesso e reso più accattivante dalle app, è tutto loro.
Netbook, addio alla rivoluzione ma nata

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