L’Europa accoglie, finalmente, i programmi, gli eventi, e le serie in streaming di Netflix . Il servizio americano di videonoleggio web nei prossimi mesi proverà la conquista del Vecchio Continente, per battere sul tempo i rivali Apple Tv e Chromecast di Google. I primi Paesi a beneficiare dei conetnuti online saranno Francia, Germania, Austria, Belgio, Lussemburgo e Svizzera , che entro la fine del 2014 si aggiungeranno a Gran Bretagna, Scandinavia e Olanda, i cui utenti hanno già accesso al servizio, oggi presente in quaranta nazioni nel mondo. Il perno delle attività della compagnia sono gli Stati Uniti, con 35,7 milioni di clienti sui 48 milioni complessivi, ma la società vuole costruire un secondo polo forte, in Europa appunto, portando la rivoluzione streaming anche a est dell’Atlantico. L’abitudine del pubblico americano ai servizi via cavo, in abbonamento e con palinsesti tematici, ha facilitato la diffusione di Netflix negli Usa . Nel Vecchio Continente potrebbe servire più tempo, ma la piattaforma vuole sdoganare la tv intelligente, con i contenuti selezionati dall’utente e il rinnovamento dell’hardware: le smart tv vendute nel 2014 saranno oltre 100 milioni e apriranno la clientela alle potenzialità dei televisori connessi. Non sono distanti i giorni in cui vedremo la finale dei Mondiali di calcio sul display del tablet, in diretta streaming, mentre la sera selezioneremo un film dal divano di casa, e un’altra ci dedicheremo al talent show preferito: il tutto tramite un unica piattaforma, con pochissima (o nessuna) pubblicità, pagando quel che vediamo e senza le ansie (e gli orari) da palinsesto precostituito. Netflix arriva con la grancassa di quei servizi che hanno cambiato il rapporto tra mezzi di comunicazione e utenza. Vedremo come andrà. In Italia, come sempre, un po’ in ritardo .
Netflix all’europea, ma l’Italia aspetta

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