Le autorità iraniane hanno bloccato oggi l’accesso al motore di ricerca Google, al servizio di posta elettronica GMail e ad altri siti stranieri nell’ambito di un’operazione per fermare contenuti ritenuti offensivi. Lo riporta l’agenzia di stampa Mehr. “Posso confermare che questi siti sono stati filtrati” ha detto Hamid Shahriari, segretario del Consiglio nazionale dell’informazione iraniano. In Iran la censura su prodotti culturali e sull’acceso a internet è ormai una prassi. Sono gli stessi Internet Service Providers a utilizzare programmi che impediscono l’accesso ai siti proibiti. Il presidente Mahmoud Ahmadinejad è nella lista dei ‘predatori della libertà di stampa’ di Reporters sans frontières.
Niente Google in Iran

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