Il governo britannico sta prendendo in considerazione l’idea di introdurre nuovi filtri a internet che impediscano l’accesso a siti con materiale pornografico. Il primo ministro David Cameron dovrebbe consultarsi nei prossimi giorni con i provider d’Oltremanica per decidere il da farsi. I fornitori di servizi web si sono già dichiarati contrari all’ipotesi di scremare i risultati di ricerca e alle limitazioni d’accesso ai portali. Cameron dovrà innanzitutto vincere le resistenze di colossi quali British Telecom, Virgin Media e O2. La mossa dell’esecutivo britannico vorrebbe preservare i minori che frequentano la rete ma rischia, secondo gli addetti ai lavori, di essere un boomerang: non solo il provvedimento risulterebbe impopolare, ma anche inefficace, visto che un filtro preventivo può comunque essere aggirato. Difficilmente il governo procederà senza il consenso di provider e grandi compagnie internet come Google e Yahoo!, e forse il classico ‘parental control’ resta la soluzione più adatta per instillare consapevolezza del problema, senza censurare preventivamente un mezzo (e un fenomeno) di per sé quasi impossibile da limitare.