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22 Marzo 2007 | Economia

Niente regali a Telecom: “Non ha bisogno di salvataggi”

Nessun regalo di Unciredit a Pirelli per Telecom. Alessandro Profumo ha chiarito che la banca non è disposta a dare un centesimo più di quello che l’azione vale in Borsa. E per questo il titolo Pirelli ha perso quasi l’1%, per facilitargli il compito. Un punto percentuale guadagnato da Telecom. Tra poche ore ci sarà la riunione del patto di sindacato di Mediobanca che discuterà del comportamento da tenere su Olimpia. Rimangono insistenti le voci di uno spezzatino di Telecom il cui controllo verrebbe assunto da investitori istituzionali con un ruolo di primo piano per le fondazioni. Qualcosa di molto simile al piano di Rovati che creò un pandemonio politico la scorsa estate. Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo e importante azionista di Intesa Sanpaolo, ha escluso che nel caso di Telecom sia necessario un salvataggio. ”Fiat e Telecom sono due casi profondamente diversi – ha detto -. Per quanto riguarda Fiat c’era una situazione molto precaria, Telecom è in tutt’altra condizione, posizionamento e possibilità di sviluppo e rilancio. Qui, per quanto riguarda Telecom, si tratta solo di supportare lo sviluppo e il rilancio, là si trattava di salvare il più grande gruppo italiano”. ”Mi auguro che tutto abbia un esito positivo”, ha comunque aggiunto Guzzetti ricordando il sostegno ai progetti industriali è ”una funzione importante che le banche debbono svolgere” Profumo ha escluso di pagare Olimpia quanto chiesto da Pirelli e ha aggiunto: ”Telecom ha quattro miliardi di cash flow ed è uno dei più profittevoli gruppi di tlc europei. Non si può parlare di salvataggio, è sbagliato”,  ”Non capisco come potrei spiegare ai miei azionisti di aver pagato un prezzo superiore a quello di mercato”, ha detto Profumo. Servono poi certezze sui piani strategici. ”Non possiamo investire a un prezzo superiore a quello di mercato senza avere un chiaro piano industriale per il gruppo”. Roberto Colaninno ha escluso un possibile ritorno in Telecom: ”Nessuno mi e’ venuto a bussare alla porta”, ha detto il numero uno di Immsi e Piaggio non chiarendo se però a un’eventuale richiesta sarebbe disposto a rispondere positivamente. Telecom nel frattempo fa cassa vendendo la sede di piazza Affari 2 di proprietà della Tiglio II, società partecipata per il 50,53% dall’alleanza tra Morgan Stanley e Pirelli Re, e per il 49,47% restante alla stessa Telecom. La società immobiliare americana Tishman Speyer si è aggiudicata la gara per 82,2 milioni di euro. Mentre Tiglio II registra una plusvalenza lorda di 37,3 milioni e conclude cosi’ il processo di valorizzazione di un patrimonio immobiliare del valore in origine di 890 milioni di euro.

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