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6 Dicembre 2006 | Economia

Nokia è l’azienda più verde, parola di Greenpeace

Greenpeace ha pubblicato la nuova versione della “Eco guida ai prodotti elettronici” che classifica quattordici produttori di computer e telefoni cellulari sulla base delle politiche di utilizzo di sostanze chimiche tossiche e di riciclaggio. Al primo posto si trova Nokia, mentre Apple precipita in ultima posizione.  “Acer e Lenovo, due tra i maggiori produttori di Pc, si sono impegnati a eliminare la maggior parte dei composti pericolosi. Hanno riconosciuto la loro responsabilità di produttori che devono farsi carico dei rifiuti che producono – afferma Giuseppe Onufrio, direttore campagne di Greenpeace -. Rispetto a quando abbiamo lanciato la guida ora la maggior parte delle aziende si guadagna una posizione sopra la sufficienza, mentre solo in cinque arrancano”. Nokia, secondo Greenpeace, ha una politica all’avanguardia sia sul fronte delle sostanze chimiche impiegate sia su quello dello smaltimento dei rifiuti elettronici, ma deve ancora comunicare però quando eliminerà il PVC in tutti i suoi prodotti. Motorola è l’azienda che ha fatto i maggiori passi avanti da quando è stata lanciata la guida di Greenpeace, passando dal penultimo al quarto posto. Lenovo è avanzata dall’ultimo all’ottavo. Fujitsu-Siemens e Acer sono ora al terzo e settimo posto, mentre prima erano al decimo e al dodicesimo. A settembre HP era stata retrocessa nella guida perché, da analisi di laboratorio eseguite dall’unità scientifica di Greenpeace, si era visto che un portatile presentava un ritardante di fiamma bromurato, il decaBDE, che l’azienda sosteneva di aver eliminato. L’azienda però si è subito attivata per indagare sul problema perché non si verifichi nuovamente e quindi la penalità è stata tolta. “Siamo riusciti a motivare le aziende a una sana competizione. Non c’è gara più stimolante di quella che premia chi elimina le sostanze pericolose per la salute e l’ambiente” conclude Onufrio. Per Greenpeace Apple non ha fatto alcun progresso e “mentre i suoi concorrenti migliorano, il leader mondiale dell’innovazione e nel design scende sempre più in basso. Ci saremmo aspettati – puntualizza l’associazione – che una società innovativa e orgogliosa di ‘pensare differente’, sarebbe stata ai primi posti della classifica”. Anche per questo Greenpeace aveva lanciato la campagna ‘ Green my Apple ‘ che chiedeva agli utenti Mac di comunicare ad Apple il proprio amore peri prodotti con la mela e il proprio disappunto perché non sono abbastanza ‘eco-compatibili’. Perdono punti anche LGE, Samsug e Sony.

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