Colpo a sorpresa per Nokia, che nonostante il periodo difficile ha speso 1,7 miliardi di euro (1,2 in contanti, il resto con prestito garantito) per ricostituire la joint venture con Siemens . L’azienda finlandese ha riacquistato il 50% di quella tedesca nel tentativo di riportare in auge un marchio che a metà anni Duemila sembrava poter dominare il settore dei cellulari. Era il 2007 e la neonata Nokia Siemens , nonostante la concorrenza dei primi smartphone, era tra i primissimi produttori al mondo. La compagnia congiunta, che ha un valore di mercato stimato tra i 4 e i 7 miliardi di euro, sembra poter avere successo soprattutto grazie alla crescente richiesta di banda larga mobile, segmento in cui negli ultimi mesi si è specializzata. Nel primo trimestre del 2013, il profitto della società è stato di poco inferiore ai 200 milioni di euro. L’operazione potrebbe garantire a Nokia nuove fonti di guadagno : in Finlandia avranno il pieno controllo del binomio, gestendo gli affari e gli investimenti in maniera congiunta alla produzione smartphone. Proprio da questo settore vengono le note dolenti per il colosso nord europeo: nonostante i buoni risultati ottenuti dall’ultima serie Lumia, i ricavi del gruppo sono ai minimi dal 2000. L’esborso per Siemens certo peserà sulle casse societarie e non farà contente le agenzie di rating, ma potrebbe portare utili importanti nei prossimi mesi.
Nokia spende una fortuna per riprendersi Siemens

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