Non costituisce reato sommergere di e-mail un datore di lavoro antipatico e con il quale non si va d’accordo, magari rifilandogli via internet anche suggerimenti su come si potrebbe gestire meglio l’azienda. Lo ha deciso il giudice monocratico di Milano, assolvendo, perché il fatto non costituisce reato, un lavoratore che era stato accusato dal suo datore di lavoro, titolare di un albergo, di tempestarlo di messaggi via internet.
NON è REATO SOMMERGERE DI E-MAIL DATORE LAVORO ANTIPATICO
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