Negli ultimi dieci anni la fiducia nei mezzi d’informazione nel nordest italiano ha subito un drammatico crollo: la stima verso la carta stampata è diminuita di otto punti, mentre quella verso il mezzo televisivo è in calo di addirittura venti punti. Questi sono i dati emersi da un sondaggio telefonico, svolto da Demos per conto de “Il Gazzettino”, su un campione di 1048 intervistati residenti in Veneto, Friuli Venezia Giulia e provincia di Trento. Nel gennaio del 1998 il 43,1% aveva dichiarato di fidarsi molto o abbastanza dei giornali, quest’anno la percentuale e scesa al 35,4%; la fiducia televisiva nel 1998 era del 50,9%, oggi è del 28,5%. Il 14,2% degli intervistati non si fida dell’informazione dei giornali, il 50,4% poco, il 32,9% abbastanza, il 2,5% molto. Per quanto riguarda la televisione: il 20,9% non si fida, il 50,6% poco, il 27,1% abbastanza, l’1,4% molto. Il Friuli Venezia Giulia si distingue per un livello più alto di fiducia verso i giornali; nella zona di Trento il tasso è invece più alto per quanto riguarda l’informazione televisiva (31%). I giudizi positivi aumentano nelle aree urbane più vaste: nei centri con più di 50.000 abitanti la fiducia nei giornali è del 47%, quella nelle news televisive si ferma al 37%.
Nordest: cala fiducia nei mezzi d’informazione

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