La crisi economica sta allontanando i consumatori americani dai prodotti della Apple, caratterizzati notoriamente da un prezzo superiore ai dispositivi della concorrenza. A questa conclusione sono giunti gli analisti di Npd, dopo aver registrato una flessione del 16% delle vendite di Mac e iPod negli Stati Uniti. Il segmento più maltrattato dall’indifferenza degli utenti a stelle e strisce è quello deskotp: i computer della casa della Mela hanno visto un crollo delle vendite pari al 36% . Il dato è in linea con la tendenza del settore, che ha registrato una flessione di 10 punti percentuali. Rilevante, se inserita nel contesto circostante, la situazione dei dispositivi portatili. Le vendite di MacBook hanno visto una battuta d’arresto del 7% , mentre il settore viaggia su un aumento delle vendite pari al 22% e il laptop che usano Windows hanno registrato un rialzo del 16%. Il gruppo di Steve Jobs sta dunque pagando la decisione di non inserirsi nel segmento dei netbook a basso costo che sta trascinando l’intero mercato dei personal computer. Indiscrezioni vorrebbero un’inversione di tendenza nella seconda metà del 2009, periodo previsto per il lancio di un piccolo portatile touch-screen targato Cupertino. I margini di miglioramento sono evidenti in quanto, sempre secondo le rilevazioni di Npd, durante il mese di febbraio il prezzo medio di vendita di un portatile Mac è calato del 7% , a quota 1.512 dollari, mentre il cartellino degli altri laptop è già scivolato del 22% a quota 560 dollari. A dare nuova linfa vitale alle vendite della Apple sarà inoltre la nuova linea di desktop , che secondo gli analisti dovrebbe generare una crescita delle vendite già nel mese di marzo. Gli Usa vedranno inoltre stasera alle 18.00, ora italiana, l a presentazione del software 3.0 per l’iPhone.
Npd: battuta d’arresto della Apple negli Stati Uniti

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