Dopo il mancato rispetto della scadenza del 10 maggio, la Commissione europea ha imposto al consorzio responsabile del sistema di navigazione satellitare Galileo di sviluppare nuove strategie e renderle note entro il 16 maggio. Sono stati fatti “progressi insufficienti”, ha spiegato l’Ue sottolineando i danni e i rischi per l’economia pubblica. Il consorzio comprende Eads Thales, Inmarsat, Alcatel-Lucent, Finmeccanica, Aena, Hispasat e TeleOp. Michele Cercone, portavoce della Commissione europea per i trasporti, ha anticipato la possibilità di esplorare “differenti scenari per riportare in vita il progetto Galileo”. Il sistema dovrebbe essere operativo con tutti i 30 satelliti previsti entro il 2008, data che si ipotizza possa slittare fino al 2011/2012 per i problemi di pagamento che hanno coinvolto i paesi membri dell’Unione.
Nuovo ultimatum europeo per il progetto Galileo

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