L’amministrazione Obama sostiene l’espansione dei servizi di telecomunicazioni con oltre 7,2 miliardi di dollari destinati a promuovere internet ad alta velocità. Blair Levin, consigliere ‘informale’ del presidente americano, passato dal campo delle telecomunicazioni a quello per gli investimenti bancari Stifel Nicolaus, ha dichiarato nel corso di una conferenza degli enti di regolazione dei servizi a Washington che “La somma è solo una frazione di quello che serve… Bisogna vedere le cose in prospettiva”. La promessa di Barack Obama riguardo all’accesso internet verteva intorno ai termini di connessione, alla velocità e all’accesso alla banda larga, ma vi sono forti dubbi che la somma destinata a ciò riesca ad esaudire tali promesse. I calcoli dicono che sarebbero necessari 44 miliardi di dollari per la costruzione di una rete che colleghi le zone rurali degli Stati Uniti e altre parti del territorio statunitense alla connessione internet, per raggiungere il livello tecnologico dei paesi più evoluti in questo senso. Settimana scorsa è stata approvata una manovra da 800 miliardi di dollari che dovrebbe ora essere firmata da Obama. Si attendono i passi della commissione federale delle comunicazioni (Fcc), incaricata di sviluppare entro un anno una strategia nazionale per la banda larga.
Obama e la promessa di connessione su tutto il territorio

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