Il presidente americano Barack Obama ha ricevuto sei dirigenti delle maggiori società informatiche nell’ambito ” del continuo dialogo sulle questioni di intelligence, tecnologia e privacy” . L’incontro avviene nel quadro delle crescenti preoccupazioni del settore per le ricadute economiche dello scandalo Nsa. Secondo alcune stime, il timore di molti utenti che le società americane siano più vulnerabili allo spionaggio della National Security Agency ha provocato miliardi di dollari di perdite per compagnie come Google, Microsoft e Facebook. All’incontro hanno partecipato Mark Zuckerberg di Facebook, Eric Schmidt di Google, Reed Hastings di Netflix, Drew Houston di Dropbox, Alexander Karp di Palantir e Aaron Levie di Box . Erano presenti diversi consiglieri di Obama, fra cui John Podesta, a cui è stata affidata un’ampia inchiesta sul rapporto fra tecnologia e privacy. L’incontro non ha però soddisfatto Zuckerberg , che aveva già espresso frustrazione prima dell’incontro. “Malgrado il governo abbia intrapreso passi significativi per riformare le sue pratiche di sorveglianza, queste non sono assolutamente sufficienti ” , ha detto la portavoce di Facebook, Jodi Seth, in una dichiarazione diffuso al termine dell’incontro.
Obama parla di Nsa con le aziende high-tech

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