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23 Gennaio 2009 | Economia

Obama: presidente di internert

La rete risponde al test di un grande evento mediatico: la cerimonia per l’insediamento del presidente degli Stati Uniti Barack Obama Flussi di traffico in rete da record per l’insediamento del neo presidente degli Stati Uniti Barack Obama. La copertura mediatica di un grande evento, la rete che risponde al test di una giornata in cui, il mondo intero, ha trattato lo stesso argomento, velocemente, attraverso un’integrazione di contenuti: testi, foto, audio, video, messaging, social network e altro ancora. Nella sostanza dei contenuti nulla di nuovo è avvenuto, la cerimonia dell’insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti è qualcosa di già visto, ben 44 volte fino ad oggi. Bisogna però dire che si tratta di un evento sociale dal quale il fruitore di informazione non si aspetta tanto di acquisire dati nuovi (le dinamiche sono ben diverse rispetto alla notte in cui il presidente fu eletto, dove elementi quali la suspense e la novità giocavano un ruolo fondamentale), quanto di sentirsi coinvolto, di interagire, di partecipare in maniera collettiva. Questa logica è stata seguita ad esempio da CNN e Current tv cha hanno sovrapposto alle immagini della celebrazione i tweet degli utenti, che risultano essere molto più interattivi dei semplici e tradizionali sms. I mezzi di informazione italiani hanno offerto invece un contenuto classico senza evolversi in alcun modo: il Corriere.it e la Repubblica.it non hanno dato spazio alla parte on demand e hanno lasciato gli spettatori appunto tali, senza dare loro la possibilità di interagire. La versione online di ciò che possiamo vedere anche in televisione non basta a distinguere il pc dallo schermo televisivo, e non dà alcun senso partecipativo se all’utente non vengono messi a disposizione i mezzi per interagire. In questo caso possiamo dire che il canale allnews statunitense ha superato le trasmissioni tv italiane, ma anche quelle web, proponendo la cerimonia con la schermata divisa in due: da una parte la proclamazione, dall’altra gli aggiornamenti di stato del proprio account Facebook. Con Obama si cancella e si rifà a nuovo il vecchio sito web della Casa Bianca whitehouse.org, nella speranza che simbolicamente questo rinnovamento online porti a un rinnovamento reale nella vita degli americani, ma anche in quella degli iracheni. In seguito alla vittoria delle elezioni Obama è stato definito il presidente internet, vale a dire colui che ha saputo usare al meglio gli strumenti digitali della comunicazione, facendo muovere le folle e raccogliendo donazioni record grazie alle possibilità offerte dal mondo virtuale. Obama è stato innovatore solo nei mezzi o anche nei contenuti? Il suo è stato un discorso semplice e breve ma di grande intensità, distante da quelli che sono i discorsi dei politici italiani, lunghi e spesso inconcludenti. Parole chiave del suo discorso sono state responsabilità, talento, merito, ideali, partecipazione, trasparenza e bene comune. “Costruiremo strade, ponti, reti elettriche, linee digitali che alimentano il nostro commercio e che ci uniscono. Faremo in modo che la scienza ritrovi il suo posto. Sfrutteremo il sole, i venti, il terreno, per alimentare le nostre macchine e far andare le nostre aziende. Trasformeremo le nostre scuole, i college, le università, per soddisfare la domanda di una nuova era” E il nuovo sito della casa che ospiterà il presidente e la sua famiglia si adatta a lui e ai suoi discorsi, dotandosi di un blog che comunica, come dice il coordinatore della comunicazione e dei nuovi media Macon Phillips, i concetti chiave del sito: comunicazione (più semplice e immediata), trasparenza (il presidente permetterà ai cittadini di accedere ai documenti) e partecipazione (viene sottolineato l’invito a distribuire, reinventare e dibattere). Le nuove tecnologie web 2.0 portano anche una nuova grafica con design basato su javascript e Css meno ‘notturni’. Chiusa dunque l’era della segretezza a vantaggio della trasparenza. Una modifica sostanziale del file robot.txt del sito è stata effettuata (il file decide quali parti del portale non devono essere indicizzate dai motori di ricerca). Nello specifico, prima del cambiamento del presidente web, il file conteneva 2.400 righe di eccezioni da nascondere agli utenti, mentre oggi il file in questione contiene solo due righe di eccezioni, il che sembra un buon auspicio per le promesse fatte. • Iskra Naydenova

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