Portare la banda larga nell’interno territorio nazionale entro l’attuale legislatura. Questo l’obiettivo del governo annunciato dal sottosegretario al ministero per le riforme e l’innovazione nella PA Beatrice Magnolfi in occasione di un convegno organizzato dalla Fondazione Ugo Bordoni. “Il gap attuale, che esclude circa la metà degli 8 mila comuni italiani dall’accesso, deve essere colmato” dice Magolfi. Secondo il sottosegretario l’Italia è in ritardo con una percentuale di utenti connessi del 13,4% (dati 2004-2005, fonte Ocse) rispetto al 16% della media Ue. Il nostro paese deve guardare “a paesi come la Germania e la Gran Bretagna, dove la media sale a oltre il 18%”, ha detto il sottosegretario che sottolinea come si stia “provvedendo a tracciare una mappa delle esclusioni per decidere in quali zone occorrono interventi pubblici nell’ambito del piano regolatore della banda larga”. Nel triennio 2007-2009 sono disponibili per la banda larga 80 milioni di euro, stanziati nella finanziaria di quest’anno. Il governo ha avviato una serie di audizioni con gli operatori e gli enti locali per definire gli interventi.
Obiettivo banda larga

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