La società americana Omnicom, numero due mondiale nel settore della comunicazione, registra nel primo trimestre 2009 un calo dei fatturati del 14%, a 2,746 miliardi di dollari. La casa madre delle società pubblicitarie DDB, TBWA, BDO Worldwide e dell’agenzia media OMD registra un calo dell’utile netto del 21% a 164,5 milioni di dollari, contro i 208,7 milioni di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente. La pubblicità, prima fonte di guadagno del gruppo americano (44,2%, 1,212 miliardi di dollari), non è comunque il settore più penalizzato dalla crisi economica. Se le filiali pubblicitarie del gruppo Omnicom accusano perdite per il 12,8%, il polo marketing registra un calo del 13% , le relazioni pubbliche del 17,4% (Fleishman-Hillard, Porter Novelli ecc) e i settori specifici del 20% (comunicazione sanitaria in particolar modo). Omnicom realizza il 55,8% dei suoi guadagni negli Stati Uniti , vale a dire 1,532 miliardi di dollari e il calo registrato negli Usa è del 7,8%, mentre nel paese della Gran Bretagna le attività Omnicom registrano perdite del 32,8% e nel resto dell’Europa del 20,8%. “ Per la prima volta dal 2002 le agenzie americane vedranno calare il proprio fatturato nel 2009 ”, ha dichiarato il magazine americano Advertising Age, che ha da poco pubblicato il suo rapporto annuale sul mercato della comunicazione nel 2008, rilevando che in generale il settore ha registrato nel 2008 un incremento dei guadagni del 3,7%. Negli Stati Uniti, per andare incontro alla crisi, il settore della comunicazione ha licenziato 6 mila e 100 impiegati nel 2008 e 9 mila nei primi due mesi del 2009.
