E’ guerra aperta in Spagna sulla nuova infrastruttura in fibra ottica dell’operatore dominante, l’ex monopolista Telefonica: i suoi due principali concorrenti sul mercato nazionale, Orange e Vodafone, hanno entrambi deciso di attaccare la decisione del regolatore spagnolo (Cmt) secondo cui dovranno procedere a investimenti per realizzare infrastrutture in fibra alternative a quelle della compagnia ‘incumbent’ Secondo la Cmt, quest’ultima sarà obbligata soltanto a mettere a disposizione dei concorrenti le canalizzazioni necessarie per cablare gli edifici su tutto il territorio. La filiale di France Telecom Orange , in particolare, ha annunciato oggi che la prossima settimana presenterà all’Audiencia Nacional (una delle più alte istanze giurisdizionali spagnole) u n ricorso contro le decisione della Cmt. L’annuncio è stato fatto oggi dall’amministratore delegato di Orange in Spagna, Jean Marc Vignolles, durante un seminario sulle telecomunicazioni in corso a Santander, a pochi giorni dal 16 settembre, data in cui Telefonica intende cominciare la commercializzazione dei servizi in fibra. Orange e Vodafone vorrebbero entrambe che il gigante delle telecomunicazioni iberico fosse costretto dal regolatore nazionale (Cmt) a subaffittare la sua nuova rete in fibra , come avviene attualmente con quella Adsl, e non soltanto mettere a disposizione le canalizzazioni: l’obiettivo è quello di effettuare da subito offerte al consumatore finale in regime di concorrenza con Telefonica. Il presidente della Cmt Reinaldo Rodriguez ha difeso la decisione del suo organismo, ricordando che è stata motivata con la necessità di favorire gli investimenti e una concorrenza più completa perché basata sull’esistenza di tre o più infrastrutture indipendenti. Vodafone , al contrario, ha annunciato ieri che intende sospendere gli investimenti nella costruzione di una sua rete in fibra , perché il modello scelto dalla Cmt favorirebbe troppo Telefonica, che parte in una posizione di vantaggio per aver ereditato la rete del vecchio monopolio. Il presidente di Vodafone, Francisco Roman, ha comunque precisato di voler ricorrere in via amministrativa presso la Cmt e per il momento esclude ricorsi giudiziari come quello di Orange.
Orange e Vodafone contro Telefonica

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